La pizza, a Roma, è un mondo a sè: tonda, sottile e croccante, la pizza capitolina è scrocchiarella.
Tra le varianti, a partire dalla pizza alla teglia (al taglio cotta nel forno elettrico) si arriva alla pizza alla pala, ancora reperibile in tutti i panifici. E poi la Napoli, la famosa pizza con pomodoro, mozzarella e alici: lo sapevate che si è diffusa proprio nella capitale?
Insomma, l’identità della pizza romana è molto forte. Secondo la tradizione, dovrebbe comprendere anche basilico, pecorino e pepe.
Ma la “deriva” creativa e la contaminazione con altri gusti hanno creato una “scena” romana tutta nuova: pinze, pizze napoletanizzate, gourmet con lievito madre e a degustazione.
Per redarre questa nostra classifica, ci siamo avvalsi del supporto de Il Saporario, guida pubblicata da La Pecora Nera, che suggerisce i migliori posti dove gustare, in ogni momento della giornata, uno dei simboli della cucina di casa nostra.
7. LA PRATOLINA
Qui si mangia la Pinsa, a Roma considerata ormai una cosa a sè. E’ una pizza di forma ovale realizzata con farine speciali, lievitata fino a 72 ore e cotta rigorosamente a legna. La base è croccante e l’alveolatura notevole.
Molte le versioni, suggerito quella con caciocavallo, salsiccia e semi di finocchio.
6. MAGNIFICA
Maurizio Valentini ha cominciato con le pizze da asporto, poi ha deciso di accogliere i clienti in un luogo molto colorato e divertente. Magnifica ha un messaggio molto chiaro: “né romana, né napoletana, ma originale, magnifica”.
Ambiziosa a cominciare dal nome, la grande sala infonde un senso di ordine e pulizia. Molto ampia la scelta degli ingredienti (alcuni prodotti possono essere acquistati), impasti ben lievitati, viene tagliata a spicchi per essere gustata in compagnia. I dolci sono a cura di Andrea De Bellis, uno dei migliori pasticceri della città, una sicurezza insomma.
Leggera e digeribile, lievitata a lungo, la pizza de La Gatta Mangione è una sicurezza. Non è una pizza tipicamente romana, bassa e croccante, ma nemmeno quella napoletana. Il format creato da Giancarlo Casa e Sergio Natali, è la classica via di mezzo: impasto maturo, cotta in forno a legna, ha un cornicione importante e gusto tendente all’affumicato.
Straordinari i fritti: crocchette di patate, supplì di riso, baccalà.
4. LA FUCINA
Nota a Roma per aver lanciato la pizza a degustazione, alla Fucina vengono infatti servite una alla volta e già tagliate in spicchi, in modo che tutti possano assaggiarne. Può sembrare una decisione discutibile, ma è fatta per accorciare i tempi d’attesa, spesso molto lunghi. In pratica, non si sceglie una pizza, ma vengono suggerite dal menu secondo un percorso. Compromessi zero, ma la lista di pizze è ben studiata e regala massimo godimento.
Lievitazione perfetta, condimenti insoliti e raffinati: culatello di Zibello, pistacchi di Bronte, mortadella artigianale. I prezzi sono lievemente superiori allo standard.
3. TONDA
Creazione di Stefano Calligari, l’ingegnoso inventore dei trapizzini, Tonda è una festa della pizza a forno a legna, con condimenti classici (margherita e rossa) e originali . Il Rosettone è una pizza a forma di rosetta, con ogni spicchio farcito diversamente, con scarola e olive, cotoletta di pollo e ventricine.
Tra le pizze, la carbonara merita una menzione speciale; da provare assolutamente i trapizzini, consigliamo quelli in versione con parmigiana di melanzane.
2. MOMA
Benvenuti nel quartiere Tuscolano! Aperta poco più di un anno fa, Moma è nata sulle ceneri del’ex “Mario“, una leggenda nel quartiere. Dotata di ampi e luminosi spazi, Moma è riuscita a conquistare i palati romani con una pizza a lunghissima lievitazione e di grande digeribilità. Per chi ama una pizza con l’impasto ben lievitato, la base croccante e con una consistenza leggermente più marcata della romana sottile, questo è il posto giusto. Vi consigliamo la margherita e la fumè con speck, provola e mozzarella.
Occhio ai fritti, uno dei migliori che potrete trovare a Roma: il supplizio, un gustoso supplì con riso Carnaroli e rigaglie di pollo, targato Arcangelo Dandini, merita senz’altro un assaggio. Ottimi anche i dolci, in particolare la crostata con ricotta di capra e visciole.
1. SFORNO
Il locale di Stefano Calligari si conferma la “mejo” pizzeria di Roma. Perchè? Viene utilizzato lievito madre acido di 200 anni, la cottura nel forno a legna rende la pizza leggermente bruciacchiata (ma a regola d’arte), e gli ingredienti sono di livello assoluto. Insomma, la loro pizza ha una consistenza al morso che convince immediatamente.
Interessanti le pizze Greenwich (formaggio Blue con riduzione al Porto), e la Cacio e Pepe, con il macinino del pepe a centro piatto. Ottima la scelta dei fritti e la cura nei dolci. Grande l’assortimento di birre artigianali.
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